Il monitoraggio ambientale, biologico & 4.0 è finalizzato al controllo nel tempo dell’evoluzione dello stato dell’ambiente nelle diverse fasi di attuazione di un piano, un programma o di un progetto, nonché a fornire tempestivi segnali di eventuale impatto imprevisto, permettendo nel caso l’attivazione di immediate azioni correttive.
Il monitoraggio biologico, consiste, più propriamente, nello studio delle risposte biologiche evidenziate dall'alterazione fisiologica degli organismi viventi impiegati, dovute a stadi di deviazione delle costanti ambientali, di origine naturale o antropica.
Gli organismi utilizzati per il monitoraggio ambientale appartengono sia al regno animale che del regno vegetale. Da un punto di vista operativo, si parla di biomonitoraggio attivo, quando i bioindicatori vengono introdotti deliberatamente nell’ambiente da esaminare e biomonitoraggio passivo, quando si sfruttano individui già presenti nel territorio (biocentraline).
Nel corso delle nostre ricerche applichiamo e sviluppiamo metodiche diverse a seconda dei parametri e degli ecosistemi che è necessario indagare, valutando in toto la qualità dell’ambiente.
I costi relativamente contenuti di queste tecniche permettono:
1. di intensificare i punti di campionamento ottenendo una buona stima dello stato di un territori;
2. la realizzazione di carte tematiche di facile lettura;
3. la possibilità di individuare aree critiche su cui effettuare indagini e analisi di tipo chimico-fisico;
4. la possibilità di verificare il trend temporale di una data area anche a valle di provvedimenti di tipo mitigativo.
Abbiamo implementato questo metodo di Monitoraggio ambientale e biologico anche nel settore della produzione agricola con tecnologie 4.0 che vengono impiegate prima di tutto per raccogliere dati e informazioni che serviranno all’agricoltore di prendere decisioni su come migliorare la produzione e in secondo luogo per mettere in atto le correzioni necessarie per raggiungere tale obiettivo.
Questo monitoraggio ambientale e biologico, integrato con un complesso di strumenti e strategie, permette di utilizzare in maniera sinergica una serie di tecnologie digitali 4.0 (agricoltura 4.0) il quale, a sua volta, garantiscono la raccolta automatica, l’integrazione e l’analisi di dati provenienti dal campo, da sensori o da una altra fonte terza al fine di migliorare la tracciabilità della filiera, mantenendo sotto controllo così l’intero processo di produzione il quale porta ad una filiera corta che, con poco margine di errore, è in grado di produrre alimenti della massima qualità e in maniera sostenibile.
Nel settore agricolo, da qui al 2030, si avranno grandi cambiamenti che daranno luogo a nuovi fattori che porteranno a rimettere in discussione l’intero sistema agricolo.
Nelle tecniche di biomonitoraggio della qualità dell'acqua vi sono test di tossicità per misurazioni sulle risposte biomolecolari e fisiologiche di organismi e monitoraggio degli ecosistemi per misure sull'integrità di ecosistemi sottoposti ...
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